Premessa : chi è causa del suo mal pianga se stesso…
Già da un pò il mio ammortizzatore posteriore aveva dato segni di cedimento, sia nell’idraulica che ultimamente anche nel molleggio.. non fanno più le cose di una volta, purtroppo (16 anni e a occhio e croce 5 cifre buone di km percorsi).
Rimanda oggi, rimanda domani, non trovo un bitubo a prezzo decente, il ricambio originale fa pena, quello non originale manco a parlarne… il mio povero telaio, dall’alto dei suoi 163000 km percorsi (si avete letto bene) pochi giorno dopo il rientro del Vraduno 2010 a Bevagna (PG) una mattina andando al lavoro decide di cedere… scendendo da un dosso una sensazione strana, la cosa sembra seduta.. in pausa pranzo controllo e… orrore…
a parte un pò di culo ballerino effettivamente non è che fosse poi così inguidabile, per come si era incastrato l’ammo cmq continuava a fungere, diciamo così…
Dopo un attimo di sconforto, rapida fuga dal lavoro e visione dal carrozziere… Si può fare, ma ovviamente si deve smontare tutto (venerdì ore 18). “Ok lunedì te la porto…”
sabato mattina alle 10 la cosa era messa così… dopo vari passi…
pronti ad andare dal dottore…
ed infine dopo sapiente cura…
ovviamente necessario un carrozziere o cmq qualcuno che col saldatore ci sappia fare (la zona è rognosa ed ostica, e smontare tutto è necessario per farlo saldare liberamente senza vincoli relativi a zone con parti che possano bruciarsi o altro)… rigorosamente da evitare la saldatura ad arco intermittente.. vivamente consigliato il cannello ad acetilene, il TIG, o almeno una saldatrice a filo continuo. Se chi salda ci sa fare e nella aprte inferiore rinforza la zona con una pezza di lamiera, allora il problema è risolto e via a macinare km. Ovviamente mentre il chirurgo opera voi mica state a guardare.. fare certe manutenzioni col blocco a terra è una goduria per cui… vai con pulizia carburo, controllo frizione, manutenzione al coperchio frizione, controllo cavi statore, pulizia al motore esterna ed interna e magari perchè no tra una strofinata e l’altra una botta di lima a qualche travaso… e via, a macinare km 🙂
Evitate ammortizzatori non originali, non ne ho trovato nessuno nemmeno online degno del ruolo che svolge, l’originale sebbene non sia una valida soluzione resta l’unica scelta saggia, a meno di posare 125 euro per un Bitubo che è sempre e cmq il must ed i soldini li vale tutti oppure provare un YSS che sembra una valida alternativa..
Nel mio caso ho messo un ammo con soli 7000 km originale e preso in dono da un 200 cannibalizzato pre-rottamazione 🙂